Riassunto Le Confessioni Di Un Italiano Gratis


Riassunto Le Confessioni Di Un Italiano

Le confessioni di un italiano sono il capolavoro di Ippolito Nievo, scritte tra il 1857 ed il 1858 e pubblicate postume nel 1867.
Il romanzo di cui si riporta un breve riassunto, è la cronologia degli ottantatré anni di vita di Carlo Altoviti, suddivisa in tre nuclei narrativi: l’infanzia, la giovinezza e la maturità – vecchiaia, che si intreccia con la storia italiana tra la fine del settecento e gli inizi dell’ottocento. 

Personaggi: 

Carlo Altoviti il protagonista, che vive nel castello di Fratta dove è stato abbandonato dalla madre subito dopo la nascita, con la zia sorella della madre.
La Pisana, cugina di Carlo una bambina irrequieta che si trasforma in una donna anticonformista che sfida le convenzioni del suo tempo. 

Struttura del romanzo: 

Il libro è suddiviso in ventitre capitoli mentre la trama è suddivisa in tre nuclei narrativi ognuno dei quali corrisponde alle fasi principali della vita di Carlo.
Il primo nucleo è costituito dai capitoli I-VII e racconta l’infanzia di Carlo, dalla nascita nel 1772 al 1792.
Il secondo nucleo, quello della giovinezza, comprende i capitoli VIII-XVII e va dal 1793 al 1800.
Il terzo quello della maturità e della vecchiaia va dal 1800 al 1855 e comprende i capitoli XVIII – XXIII.

Trama: 

Prima parte capitoli I-VII.

Il romanzo si apre con la descrizione del castello di Fratta e dei membri che compongono la famiglia dei conti di Fratta. Carlo è stato abbandonato dalla madre subito dopo la nascita. Questa, scappata di casa con un uomo che l’aveva poi lasciata, e rimasta incinta, non era stata riammessa nella casa paterna e quindi, dopo il parto, lascia il neonato in casa della sorella per morire poi a Venezia sola ed abbandonata. 

L’infanzia di Carlo si svolge dunque nel castello insieme alle due cugine, Clara e Pisana, la prima è innamorata di Lucilio Villani un giovane studente universitario, la seconda è una bambina molto ribelle, di cui Carlo si innamora e con la quale ha un rapporto complesso fin dall’infanzia.

Quando il castello di Fratta viene invaso da una fortezza vicina, Carlo ottiene il permesso di frequentare l’università e si trasferisce a Padova per studiare giurisprudenza. 

Seconda parte capitoli VIII-XVII. 

A Padova Carlo frequenta l’università tra molte ristrettezze, e, con l’aiuto di padre Pendola, entra a far pratica nello studio dell’avvocato Ormenta. Quando però in Francia scoppia la Rivoluzione ed in Italia cominciano i primi moti, Carlo, sensibile agli ideali di libertà ed uguaglianza sociale, riceve una grande delusione nello scoprire la corruzione ed i complotti politici in cui sono implicati anche l’avvocato Ormenta e padre Pendola.
Ritorna allora a Fratta dove comincia a lavorare come cancelliere. Ancora innamorato della Pisana, scopre che questa è invece innamorata di Giulio del Ponte e, dopo molti rifiuti, decide di rinunciare a lei. Lascia allora il castello e si reca a Venezia dove entra nel Maggior Consiglio. Intanto Clara, si fa suora non potendo sposare Lucilio, e Pisana sposa un ricco nobile molto più vecchio di lei.
Quando cade il governo provvisorio della città, e Venezia viene ceduta all’Austria col Trattato di Campoformio, Carlo insieme agli altri patrioti è costretto a rifugiarsi nella Repubblica Cisalpina dove entra a far parte della Legione. Durante una sommossa a Milano, Carlo incontra la Pisana che è stata ferita e le salva la vita.
In seguito il giovane si reca a Napoli per combattere nella rivolta del 1799 e viene fatto prigioniero, ma salvato dalla Pisana , insieme salpano per Genova. 

Terza parte capitoli XVIII-XXIII.

All’alba del nuovo secolo Carlo ritorna a Venezia che nel mentre è stata ricongiunta da Napoleone al Regno d’Italia. Qui rincontra Pisana che vive col suo vecchio marito, molto malato, e Carlo, ancora innamorato, spera in una riconciliazione. Ma la donna, ancora una volta lo respinge perché invaghita di un altro uomo. 

Carlo cade in una profonda depressione e si ammala gravemente, si riprende solo quando la Pisana accorre al suo capezzale e finalmente accetta di vivere con lui.
Insieme partono per Portoguaro, ospiti di Bruto e l’Aquilina che si innamora di Carlo. La Pisana, impone a Carlo di sposarla perché ritiene che il cugino debba formarsi una famiglia e si trasferisce a Venezia.
Carlo trascorre un periodo di quiete con la moglie nel piccolo borgo di Cordovado, ma quando scoppiano i moti del 1821 nell’Italia Meridionale, si arruola nell’esercito di Guglielmo Pepe. Ferito e fatto prigioniero, viene condannato ai lavori forzati e ancora una volta viene salvato da Pisana che riesce a fargli ottenere la grazia.
Insieme Carlo e Pisana partono per Londra in esilio dove la donna si prende cura di Carlo che è diventato quasi cieco, tra mille difficoltà, arrivando a chiedere l’elemosina. A Londra la coppia incontra Lucilio che è diventato un ricco e stimato medico, questi cura Carlo che guarisce dalla cecità, ma nel mentre Pisana si ammala per i molti stenti e muore.
Rientrato a Venezia nel 1823 Carlo assiste alla morte del figlio Donato e a quella di molti amici colpiti da un’epidemia di colera. Anche il suo primogenito, Giulio, muore in America dove si è rifugiato dopo il fallimento dei moti insurrezionali del 1948 cui aveva partecipato.

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